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storia
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… Terra di poeti, scrittori, giornali e siti web
- Biagio Angrisani inaugura un filone storico-calcistico, fra leggendari allenatori e portieri, guerre, e sviluppo -
- Mario Avagliano va alla ricerca di documenti e testimonianze dei sopravvissuti all’ultimo conflitto mondiale - - Raffaele Senatore cura la prima biografia di Mamma Lucia, una donna che non smette mai di far parlare di sè -
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Il cavese Aldo Amabile pubblicò nel 2004 “La quarta profezia – Vera storia del Monaco di Pagani che sconfiggerà il Lotto”. Dopo svariate poesie e i due testi di narrativa “Arrascianapoli” (1995) e “I gaglioffi” (1997),
Sempre Aldo Amabile ha descritto nel libro pubblicato nel 2009, “L’età del disonore”, una versione del tutto romanzata e fantasiosa dell’omicidio di Pier Paolo Pasolini all’Idroscalo di Ostia nella notte tra l’1 e il 2 novembre 1975. Egli immagina che un giovane di quella “Vaca” già descritta in altri suoi libri, aspirante poeta, accumuli negli anni un
irrefrenabile rancore nei confronti del sommo Pier Paolo, che, pur ospitandolo
nella sua casa di Roma, non lo aiutò mai ad estrinsecare le sue ambizioni, fino ad indurlo all’estremo gesto violento.
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E’ del 2004 il primo lavoro editoriale di Biagio Angrisani: “Mister William Thomas Garbutt”, editore
Biagio Angrisani ritornò nelle librerie nel 2008 con Il destino nelle mani - Vita e carriera di Giovanni De Prà, un portiere diventato leggenda, scritto con Luca De Prà, ex calciatore e nipote di Giovanni De Prà, che attualmente allena i portieri del Genoa. Questo racconto percorre il
Novecento, dall’Italia sabauda e liberale al boom economico repubblicano e democratico. E’ la storia del coraggioso portiere di calcio nato nel 1900 a Genova, che riuscì prima a conquistare un posto di titolare nel Genoa, la squadra più prestigiosa dei suoi tempi, e poi la maglia della Nazionale azzurra. Biagio
Angrisani e Luca De Prà hanno realizzato un’opera arricchita da oltre sessanta immagini inedite e alcuni interessati
documenti. Cospicuo il lavoro storiografico con 102 note. Nel racconto
compaiono centinaia di personaggi del mondo del calcio, della società e della politica. La prefazione del libro è stata scritta da Gianluigi Buffon.
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Alla fine del 2004 risale “Mamma Lucia, l’epopea di una madre” di Raffaele Senatore, con
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Tommaso e Sante Avagliano, rispettivamente fondatore e direttore commerciale dell’omonima casa editrice cavese, nel 2005 uscirono dalla casa editrice fondata da
loro e di fatto abbandonarono la loro creatura. Con il cambio di proprietà Avagliano Editore si trasferì a Roma. “Difformità di vedute tra i soci sui programmi e sull’organizzazione” tra le cause della decisione. Tommaso e Sante Avagliano avevano lavorato quasi
venticinque anni per rendere la “loro” casa editrice ben posizionata nel panorama nazionale, con oltre 300 titoli in
catalogo e una presenza capillare nelle librerie. Molti gli autori di prestigio
transitati per le pagine delle loro collane. Numerose presentazioni l’anno e alcuni premi prestigiosi conseguiti, insieme al consenso della critica,
hanno gratificato il loro lavoro. Pochi mesi prima della decisione di lasciare
la società, a Tommaso Avagliano era stato assegnato il prestigioso premio “Guido Dorso”.
Tommaso e Sante Avagliano hanno rappresentato le due anime della società: quella letteraria e quella commerciale e promozionale. Il primo, laureato in
Lettere e Filosofia, docente e titolare per un venticinquennio di una galleria
d’arte contemporanea, era l’amministratore e direttore editoriale che si occupava della scelta dei testi,
del coordinamento del lavoro redazionale e del rapporto con autori, curatori e
traduttori. Il secondo, laureato in Giurisprudenza, è stato il direttore generale e commerciale, occupandosi dei rapporti con
promotori, distributori, librerie, fiere, contratti, diritti esteri.
Dopo qualche mese nacque la loro nuova casa editrice: “Marlin”, una nuova sigla editoriale indipendente. I libri della Marlin si articolano in
collane di narrativa moderna e contemporanea, saggistica storico-letteraria,
attualità sociale, politica ed economica, memorialistica, arte.
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Tommaso Avagliano con un volumetto di versi dal titolo Tra veglia e suonno (Cava, Il Portico editore, 2005), realizzò un lavoro poetico ispirato alla lezione dei classici della letteratura
napoletana, con una personale rielaborazione della lingua di Russo e di Di
Giacomo. Un’opera godibile i cui temi sono quelli dell’amore, della nostalgia e del rimpianto per il tempo che passa.
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Il libro “Gli Internati Militari Italiani. Diari e lettere dai lager nazisti 1943-1945”, di Mario Avagliano e Marco Calmieri è stato pubblicato da Einaudi nel 2009. Il nuovo lavoro di Avagliano ricostruisce
e racconta attraverso la voce e gli occhi dei protagonisti, grazie a centinaia
di lettere (sottoposte a censura e talvolta mai recapitate) e diari (spesso
clandestini) scritti nei lager, le vicende di militari italiani disarmati dai
tedeschi dopo l’armistizio e posti di fronte ad una drammatica scelta: continuare la guerra
sotto le insegne nazifasciste o essere deportati nei campi di concentramento. I
diari e le lettere degli internati militari sono raccolti in 9 capitoli, dal
viaggio verso i lager al ritorno a casa dei sopravvissuti, con un’appendice di foto e disegni dai campi.
Il cavese Mario Avagliano, giornalista professionista, è studioso di storia contemporanea, è vicedirettore delle relazioni esterne e della Comunicazione dell’Anas. E’ membro dell’Istituto Romano per la Storia d’Italia dal Fascismo alla Resistenza e della Sissco, direttore del Centro Studi
della Resistenza dell’Anpi di Roma-Lazio, direttore e webmaster del portale “storiaXXIsecolo.it”. Oltre ai volumi qui riportati ha pubblicato: Il partigiano Tevere. Il generale
Sabato Martelli Castaldi dalle vie dell’aria alle Fosse Ardeatine (1996); Roma alla macchia. Personaggi e vicende della
Resistenza (1997); Il Cavaliere dell’Aria. L’asso dell’aviazione Nicola Di Mauro dal mitico Corso Aquila ai record d’alta quota (1998); “Muoio innocente - Lettere di caduti della Resistenza a Roma”.
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Antonio Donadio, poeta e scrittore metelliano, ha tradotto dal latino nel 2006 per i tipi delle
“Paoline” la “Vita di San Francesco - Legenda Major” di San Bonaventura. La traduzione dello scrittore metelliano è stata apprezzata anche da mons. Loris Capovilla, segretario particolare di papa
Giovanni XXIII che l’ha definita: «fedele, fluida ed elegante». E’ questa la cosiddetta biografia “ufficiale” del santo fondatore dell’ordine dei frati minori. Alla vita di san Francesco ad opera di san Bonaventura si ispirò Giotto per il ciclo delle storie di San Francesco affrescate nella Basilica
superiore di Assisi. La traduzione di Donadio è originale e conserva tutta la profondità della cultura di San Bonaventura e la musicalità del suo latino. Il volume, molto elegante, composto da quindici capitoli per un
totale di centosettantotto pagine, contiene delle belle raffigurazioni di
miniature di un codice latino, in scrittura gotica su finissima pergamena, del
XIII-XIV secolo, che si conserva nel convento Cardenal Cisneros di Madrid.
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“E se dietro le nuvole ci fosse il sole?”, con queste parole Andrea Turchi battezzò il suo diario di vita, legato ad un trapianto di midollo osseo. Andrea Turchi,
ingegnere, marito di Rosalba Sartori e padre di tre figli, suo malgrado è diventato, anche scrittore, scrittore di se stesso. Il volume fu scritto nel
2006 e con l’acquisto si contribuiva a sostenere la Fondazione per la Ricerca del Trapianto
del Midollo Osseo F.A.RI.T.MO.
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Il libro di Pasquale Petrillo, Testimone di parte - La cronaca, i retroscena e le curiosità degli ultimi venti anni di vita politica cavese, scritto e pubblicato nel 2006, è una carrellata di personaggi della politica cavese, ma anche della vita
sociale, economica e civile di Cava de’ Tirreni. Ripercorre, attraverso commenti, ricordi e riflessioni, gli ultimi
venti anni (1988-2006) della cronaca politica cittadina. E’ il racconto delle vicende politiche ed amministrative che vanno dagli ultimi
anni del sindaco Abbro agli anni di Fiorillo, fino alla vittoria del
centrodestra con Messina, la sua defenestrazione e la successiva elezione di
Gravagnuolo. Si tratta di circa quattrocento pagine in cui si intrecciano
avvenimenti politico-amministrativi con alcune delle vicende cittadine più rilevanti.
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Patrizia Reso presentò nel 2006 ”Bambini …nel mondo” un libro composto da nove racconti, storie molto tenere dove i personaggi
principali sono bambini. Un libro che merita di essere letto e che alimenta l’utopica speranza
Nel 2009 Patrizia Reso pubblicò ancora per Terra del Sole il libro “La storia ignorata”, dal sottotitolo “cavesi partigiani, cavesi deportati”. Il merito di questo studio originale sulla presenza di cittadini di Cava nella
lotta partigiana, consiste soprattutto nel fatto che per la prima volta è stata documentata un’attività di opposizione al nazismo e al fascismo nella città metelliana. Inoltre sono emerse tragiche esperienze vissute da alcuni
concittadini in campi di concentramento. I racconti raccolti da Patrizia Reso
costituiscono un patrimonio prezioso che ha finalmente ovviato all’inspiegabile silenzio che per troppi anni è rimasto intorno a questi episodi.
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Nel 2007 fu presentato il libro di Lucia Avigliano “I siti e le memorie - Viaggio nelle radici di Cava”, edito da “Il Castello” a cura di Franco Bruno Vitolo. Il libro raccoglie tutti gli articoli pubblicati
su “Il Castello” nuova gestione, dal 1996 ad oggi, nella rubrica curata dalla Avigliano.
Nello stesso anno la Avigliano presentò “Passeggiate per la Cava”, un volume in cui vengono descritti gli Itinerari d’ambiente, le passeggiate che si svolgono sul territorio cavese alla riscoperta
di percorsi storici e naturalistici.
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Nel 2007 fu pubblicato il libro “Eugenio Abbro, il professore”. Curatrice dell’opera, Beatrice Sparano Paolucci per i tipi di Alfonso Bottone. Il volume si compone di circa trecento pagine ed è arricchito da una inedita raccolta fotografica.
Nel 2008 la Marlin Editore pubblicò “Parole tra le ciglia” di Apollonia “Lolita” D’Arienzo. Lolita D’Arienzo, insegnante di danza classica, ha frequentato la facoltà di Sociologia dell’Università di Salerno. Da 14 è affetta da S.L.A. (Sclerosi Laterale Amiotrofica), una malattia
neurodegenerativa, che interessa le cellule nervose che controllano il
movimento muscolare. Nella data di pubblicazione del suo libro aveva 48 anni.
Questa patologia giorno dopo giorno fa perdere ogni autonomia: non si riesce più a parlare, a deglutire, a muoversi, a respirare. Lolita a poco a poco ha
trovato la forza di “dettare” con il movimento delle palpebre, e poi con l’aiuto di un computer, le pagine raccolte in questo libro: il suo modo personale
di vivere la malattia come un’opportunità e fare della sofferenza un’esperienza unica, che le permette di affrontare con coraggio la vita di ogni
giorno.
Su Carta e su Web
Panoramatirreno.it navigare in 1.300 pagine cavesi
Dal novembre del 2004 Panorama Tirreno è anche on-line. Attraverso il sito www.panoramatirreno.it il nostro giornale è entrato nel mondo dell’informazione via web. Si può navigare nelle nostre pagine, tra le notizie degli ultimi numeri del giornale e
numerose altre informazioni. In primo piano è il giornale in edicola, che è possibile scaricare nel formato di stampa (pdf). Sono consultabili anche i
singoli articoli in html e si possono sfogliare i numeri dei mesi precedenti,
in un archivio che cresce di anno in anno. Una sezione particolare è dedicata alla storia cavese, dalle vicende più significative del Novecento cittadino, alla cronistoria dei sindaci dal 400 ad
oggi. Molto spazio anche alla Cavese. Nel corso dei sei anni di vita del sito
si è costruito un ricchissimo archivio di foto curato da Antonio Venditti e Luigi
Salsano e sono riportati i tabellini riferiti agli ultimi campionati degli
Aquilotti. Chi vuole può anche viaggiare e conoscere terre lontane, attraverso i servizi di “Panorama oltre il Tirreno”. Oggi www.panoramatirreno.it è un sito di grosse proporzioni per la realtà locale (cui si è aggiunto di recente un profilo su Facebook), con quasi 1.300 pagine in cui
navigare, per cercare notizie di attualità o di rilevanza documentale sui fatti più significativi di storia e cronaca cittadina.
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Un secolo e oltre di foto-ricordo sotto i portici
Risale all’inizio del 2005 una delle più interessanti e gradite iniziative in Internet che riguardano la città di Cava: www.porticando.it. Realizzato da Carlo Panzella, Mariarosaria Langiano
e Antonio Lorito, ospita foto di cittadini cavesi, organizzandole in archivi
divisi per decenni. A partire dall’inizio del secolo scorso, sono visionabili centinaia di immagini di volti
ritratti in ambientazioni care ai nostri ricordi: i portici, la villa, la
piazza, le chiese, le scuole, i circoli. E’ un patrimonio enorme, che si è rapidamente incrementato nel tempo con la collaborazione di tutti coloro che
hanno voluto inviare immagini da pubblicare prese dai propri album di ricordi.
Si va dai ritratti alle comitive, alle foto scolastiche, a quelle di gruppi, ai
matrimoni e alle coppie, fino agli archivi delle tante associazioni cavesi.
Sono immortalate intere generazioni di volti cavesi, in un arco di tempo che
abbraccia circa 80 anni di vita cittadina.
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Cavanotizie, l’informazione alla portata di tutti
Nel 2006 venne lanciata una nuova proposta d’informazione. Per iniziativa di Gerardo Ardito nacque Cavanotizie.it, testata
che agisce sia nella rete internet, con un sito sempre aggiornato di notizie
on-line riguardanti la città, sia con una pubblicazione periodica in stampa a colori.
Ardito ha scelto di coprire un target molto vasto, non raggiunto abitualmente (o
raggiunto parzialmente) dalle altre testate locali. Per far questo ha adottato
una modalità di presentazione delle notizie semplice ed efficace, un linguaggio accessibile
e una capacità di rendere reperibile il giornale in ogni angolo della città, dal centro alle frazioni, grazie ad una tiratura di circa trentamila copie.
Direttore responsabile della testata è Mario Avagliano. Cavanotizie nel tempo si è imposto all’attenzione dei cittadini e, soprattutto, degli inserzionisti. Il succeso della
formula ha indotto Ardito ad estendere l’iniziativa anche ai centri vicini, realizzando Vietrinotizie e Noceranotizie.
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Il ritorno del Lavoro Tirreno
Nel 2007 tornò in edicola, con un nuovo formato e diversa veste grafica, Il Lavoro Tirreno,
periodico fondato nel 1965 da Lucio Barone. Il giornale riprese le
pubblicazioni grazie all’iniziativa dei figli del compianto Lucio e sotto la direzione di Vito Pinto. Il
Lavoro Tirreno aveva costituito negli anni passati la terza testata cittadina,
insieme a Il Castello di Mimì Apicella e Il Pungolo di Filippo D’Ursi.
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Una “Opinione” per approfondire e riflettere
Nel marzo del 2007 è stata presentata “L’Opinione”, il mensile cittadino di approfondimento e riflessione fondato e diretto da
Pasquale Petrillo, promosso dal sodalizio Comunicazione & Territorio, associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione
di Cava de’ Tirreni.
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