Società miste, una soluzione per i servizi

pubblici

Annamaria Armenante Russo e Rodolfo Vitolo

Le società miste per la gestione dei servizi pubblici

Quaderni del Dipartimento diretti da Pasquale Stanzione

Settembre 1999

Nuove frontiere si aprono al Diritto Pubblico ed al Diritto Privato, pronte a fornire regole paritetiche al mercato sempre più in rapida evoluzione. Già la legge 15 maggio 1997 n. 127 (cd Bassanini bis) reca misure per lo snellimento dei procedimenti di decisione e di controllo e nell’art. 17, comma 59, prevede tipologie di “commercial-engineering” mediante la costituzione, tra comuni, province e regioni, di S.p.a. costituite con la partecipazione di soggetti privati (ad es. la Se.T.A., che effettua a Cava de’ Tirreni il servizio di rimozione dei rifiuti solidi urbani, n.d.r.).

La presenza di capitale privato consente l’utilizzo delle risorse economiche locali ed del capitale di rischio, superando il consueto abuso di contributi pubblici. La S.p.a. o la s.r.l. funziona, quindi, secondo regole privatistiche, pervenendo anche alla commercializzazione delle opere eseguite dalla società stessa.

Il volume è un “Quaderno” del Dipartimento di Diritto dei rapporti civili ed economici nei sistemi giuridici contemporanei diretto da Pasquale Stanzione. Annamaria Armenante è Avvocato dello Stato ed ha ricoperto importanti incarichi pubblici (assessore provinciale al contenzioso, trasparenza, decentramento; presidente di consorzio di acquedotti; commissario di governo per l’accelerazione delle opere pubbliche). Attualmente è professore a contratto presso l’Università di Salerno. Ha pubblicato numerosi testi giuridici (tra cui “La semplificazione del procedimento amministrativo - Legge n. 127/97 Bassanini bis). Rodolfo Vitolo è professore di Istituzioni di Diritto Privato nella Facoltà di Economia dell’Università di Salerno; è docente, anche, di Diritto dell’arbitrato interno ed internazionale presso la stessa Facoltà. E’ autore di diversi saggi di diritto di proprietà, delle obbligazioni, dei contratti e dell’arbitrato.

Raffaella Avallone