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Rino Santin, bravo calciatore e allenatore, ma soprattutto persona per bene
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Enrico Passaro
Si sarà ritrovato con Angelo Cupini e con Eduardo Purgante e staranno ripercorrendo insieme momenti d’oro, come quel gran gol del nostro centrocampista all’Olimpico contro la Lazio, non attraverso uno dei tanti filmati che circola proprio in questi giorni su Facebook e su cui noi tutti continuiamo a cliccare mi piace mi piace mi piace, ma grazie ai misteriosi effetti speciali dell’Aldilà.
Non so di preciso, ma credo che avrà incontrato di nuovo molti altri atleti o allenatori o dirigenti a cui avrà stretto la mano sui campi di calcio, perché il tempo è implacabile e passa per tutti. Sono certo però che chiunque gli abbia stretto la mano su quei manti erbosi, avrà avvertito a pelle la sensazione di salutare una persona perbene, un uomo giusto. Perché è questa l’impressione, la convinzione di tutti i cavesi che l’hanno conosciuto: un uomo per bene! Strano, no, in questo mondo del calcio composto in buona parte da squali, opportunisti, calcolatori, imbroglioni, conformisti? Rino Santin invece ci metteva la faccia e la sua serietà intellettuale, gettava il cuore oltre l’ostacolo, come si suol dire, fino ad avere il coraggio, ad esempio, di tornare ad allenare la Cavese a distanza di qualche anno dalla stagione d’oro della serie B, in momenti difficili del calcio cittadino. E Rino sapeva che questo non si fa, non si ritorna dove si è vissuto da eroi stagioni indimenticabili, perché la storia, il miracolo, quasi mai si ripete e si rischia di bruciare in poche giocate una fama conquistata con sudore e risultati straordinari. Eppure quando Cava e la Cavese ne hanno avuto bisogno lui ha accettato di tornare sulla panchina.
Cava lo ha amato, come calciatore e come allenatore, certo, ma soprattutto, non c’è dubbio, come uomo, per le sue qualità personali, per la sua affabilità, per la sua bella famiglia. Se c’è un modo per ricordare una vita, di Rino Santin i cavesi conserveranno l’immagine del giovane allenatore delle tante soddisfazioni in B, certo, ma per molti il ricordo più caro sarà quello senza tempo di un signore con i baffetti e l’espressione pacata e serena, a passeggio sotto i portici e sotto braccio della cara moglie, o fermo a chiacchierare davanti all’edicola Pinto. E se ci riflettete è questa la cosa più bella: essere ricordato per l’uomo che si è stato, non per il personaggio.
Se in queste ore siamo davvero in molti ad esserci seduti davanti a un computer con la voglia di esternare qualcosa di intimo, di profondo su Rino Santin, non è per strappare un like o una condivisione in più su Facebook, come ha scritto molto giustamente Claudio De Tommasi, altro grande uomo di una stagione irripetibile, ma perché del cavese Santin, ma anche del mister di tanti atleti che ha guidato in giro per la Campania e per l’Italia, ognuno ha sentito la necessità di descrivere in che misura quell’uomo mite e tenace al tempo stesso, abbia costituito un momento significativo, per qualcuno di crescita, per altri di esempio, per altri di protezione, per altri ancora semplicemente di stima e simpatia.
Rino Santin, per certi versi è assimilabile ad un altro cavese di adozione che grazie al calcio è stato circondato dall’affetto della comunità metelliana: Antonio Nonis, originario di un paese friulano, distante solo un paio d’ore di macchina dalla sua Rovigno istriana. Fu anche lui calciatore e allenatore a più riprese degli aquilotti poco più di un decennio prima. Un giovanissimo Santin mosse con lui i primi passi calcistici. Nonis scelse di rimanere a Cava con la sua famiglia e chi come me ha qualche capello bianco lo ricorda con simpatia nel suo celebre Bar Nonis.
Sì, dimenticavo, anche il vecchio e saggio Antonio Nonis starà adesso ripercorrendo con lui i begli anni andati.
Divertitevi, noi vi ricorderemo sempre.

Panorama Tirreno, 30 dicembre 2017

Calciatore (presenze e gol)
1952-1955  Cavese
1955-1957  Casertana 62 (17)
1957-1958  SPAL 14 (1)
1958-1959  FEDIT 32 (1)[1]
1959-1960  Tevere Roma 31 (0)[2]
1960-1963  Salernitana 96 (11)
1963-1966  Nocerina 49 (3)
1966-1969  Savoia 69 (11)
1969-1970  Sessana ? (?)
Allenatore
1965-1966  Nocerina
1968-1969  Savoia
1969-1970  Sessana
1970-1971  Palmese
1971-1972  Juventus Stabia
1972-1973  Benevento
1973-1974  Sorrento
1974-1976  Benevento
1976-1977  Nocerina
1978-1979  Lecce
1979-1980  Ternana
1980-1983  Cavese
1983-1984  Napoli
1984-1985  Bologna
1985-1986  Catanzaro
1986-1987  Lecce
1987-1988  Catania
1988-1990  Cavese
1990-1991  Nola
1992-1994  Battipagliese
1995-1996  Cavese
1996-1997  Nardò
1997-1998  Potenza
1998-1999  Tricase
2000-2001  Paganese
2001-2002  Benevento
2002-2004  Latina
2005-2006  Latina