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storia
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Rino Santin, bravo calciatore e allenatore, ma soprattutto persona per bene
Si sarà ritrovato con Angelo Cupini e con Eduardo Purgante e staranno ripercorrendo
insieme momenti d’oro, come quel gran gol del nostro centrocampista all’Olimpico contro la Lazio, non attraverso uno dei tanti filmati che circola
proprio in questi giorni su Facebook e su cui noi tutti continuiamo a cliccare
mi piace mi piace mi piace, ma grazie ai misteriosi effetti speciali dell’Aldilà.
Non so di preciso, ma credo che avrà incontrato di nuovo molti altri atleti o allenatori o dirigenti a cui avrà stretto la mano sui campi di calcio, perché il tempo è implacabile e passa per tutti. Sono certo però che chiunque gli abbia stretto la mano su quei manti erbosi, avrà avvertito a pelle la sensazione di salutare una persona perbene, un uomo
giusto. Perché è questa l’impressione, la convinzione di tutti i cavesi che l’hanno conosciuto: un uomo per bene! Strano, no, in questo mondo del calcio
composto in buona parte da squali, opportunisti, calcolatori, imbroglioni,
conformisti? Rino Santin invece ci metteva la faccia e la sua serietà intellettuale, gettava il cuore oltre l’ostacolo, come si suol dire, fino ad avere il coraggio, ad esempio, di tornare
ad allenare la Cavese a distanza di qualche anno dalla stagione d’oro della serie B, in momenti difficili del calcio cittadino. E Rino sapeva che
questo non si fa, non si ritorna dove si è vissuto da eroi stagioni indimenticabili, perché la storia, il miracolo, quasi mai si ripete e si rischia di bruciare in poche
giocate una fama conquistata con sudore e risultati straordinari. Eppure quando
Cava e la Cavese ne hanno avuto bisogno lui ha accettato di tornare sulla
panchina.
Cava lo ha amato, come calciatore e come allenatore, certo, ma soprattutto, non
c’è dubbio, come uomo, per le sue qualità personali, per la sua affabilità, per la sua bella famiglia. Se c’è un modo per ricordare una vita, di Rino Santin i cavesi conserveranno l’immagine del giovane allenatore delle tante soddisfazioni in B, certo, ma per
molti il ricordo più caro sarà quello senza tempo di un signore con i baffetti e l’espressione pacata e serena, a passeggio sotto i portici e sotto braccio della
cara moglie, o fermo a chiacchierare davanti all’edicola Pinto. E se ci riflettete è questa la cosa più bella: essere ricordato per l’uomo che si è stato, non per il personaggio.
Se in queste ore siamo davvero in molti ad esserci seduti davanti a un computer
con la voglia di esternare qualcosa di intimo, di profondo su Rino Santin, non è per strappare un like o una condivisione in più su Facebook, come ha scritto molto giustamente Claudio De Tommasi, altro grande
uomo di una stagione irripetibile, ma perché del cavese Santin, ma anche del mister di tanti atleti che ha guidato in giro
per la Campania e per l’Italia, ognuno ha sentito la necessità di descrivere in che misura quell’uomo mite e tenace al tempo stesso, abbia costituito un momento significativo,
per qualcuno di crescita, per altri di esempio, per altri di protezione, per
altri ancora semplicemente di stima e simpatia.
Rino Santin, per certi versi è assimilabile ad un altro cavese di adozione che grazie al calcio è stato circondato dall’affetto della comunità metelliana: Antonio Nonis, originario di un paese friulano, distante solo un
paio d’ore di macchina dalla sua Rovigno istriana. Fu anche lui calciatore e allenatore
a più riprese degli aquilotti poco più di un decennio prima. Un giovanissimo Santin mosse con lui i primi passi
calcistici. Nonis scelse di rimanere a Cava con la sua famiglia e chi come me
ha qualche capello bianco lo ricorda con simpatia nel suo celebre Bar Nonis.
Sì, dimenticavo, anche il vecchio e saggio Antonio Nonis starà adesso ripercorrendo con lui i begli anni andati.
Divertitevi, noi vi ricorderemo sempre.
Panorama Tirreno, 30 dicembre 2017
Calciatore (presenze e gol)
1952-1955 Cavese
1955-1957 Casertana 62 (17)
1957-1958 SPAL 14 (1)
1958-1959 FEDIT 32 (1)[1]
1959-1960 Tevere Roma 31 (0)[2]
1960-1963 Salernitana 96 (11)
1963-1966 Nocerina 49 (3)
1966-1969 Savoia 69 (11)
1969-1970 Sessana ? (?)
Allenatore
1965-1966 Nocerina
1968-1969 Savoia
1969-1970 Sessana
1970-1971 Palmese
1971-1972 Juventus Stabia
1972-1973 Benevento
1973-1974 Sorrento
1974-1976 Benevento
1976-1977 Nocerina
1978-1979 Lecce
1979-1980 Ternana
1980-1983 Cavese
1983-1984 Napoli
1984-1985 Bologna
1985-1986 Catanzaro
1986-1987 Lecce
1987-1988 Catania
1988-1990 Cavese
1990-1991 Nola
1992-1994 Battipagliese
1995-1996 Cavese
1996-1997 Nardò
1997-1998 Potenza
1998-1999 Tricase
2000-2001 Paganese
2001-2002 Benevento
2002-2004 Latina
2005-2006 Latina
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