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Ricordo di Patrizia Reso
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Adriano Rescigno
Tra canti e ricordi Cava saluta Patrizia

Una triste pioggerellina di inizio primavera ha accompagnato l'ultimo viaggio di Patrizia Reso. Nel silenzio pandemico di via Veneto solo i pianti straziati dal dolore dei familiari regnavano ieri pomeriggio, ma poi d'un tratto come se le pesanti restrizioni causa Coronavirus non esistessero, persone ai balconi, per strada, sotto gli ombrelli, in auto, hanno voluto accompagnare l'addio di Patrizia al suo domicilio. "Bella ciao", l'inno della resistenza, che ha accompagnato la vita della fine intellettuale e giornalista, madre e amica virtuosa, combattente per il sociale e per gli indifesi, intonava nell'aria grazie ai telefonini dei presenti. Il marito Lucio, i figli Silvia, Simone, Donatella e Claudio composti nel dolore. Gli amici, i compagni "di lotta", i rappresentanti dell'Assostampa Lucio Barone di cui era fervida componente, immobili e silenti sotto la pioggia, pianti e disperazione mentre Cettina Capuano, altra anima della sinistra metelliana salutava a due passi dal feretro con un cartello, nemmeno a dirlo, "bella, ciao". Giovani e meno giovani uniti nel dolore per la perdita di una guida. Patrizia Reso avrebbe meritato un esequie da folla oceanica e comparati ai tempi correnti la trentina di persone indomite presenti, lo erano. Flora Calvanese, altra anima della sinistra aveva invitato tutti, alle 16.00 di ieri a cantare "bella ciao" dai balconi, e romanticamente l'ex sindaco Galdi, con una chitarra era al balcone a suonare. I ragazzi dello "Spazio Pueblo" l'hanno omaggiata con un video. In tanti hanno cantato e basta. In tanti l'hanno ricordata sui social, anche tutti quelli che non condividevano le sue stesse  posizioni politiche, perché Patrizia Reso era una persona che ci credeva in quello che faceva e diceva. Non accendeva fuochi per poi non sedercisi vicino, era una persona che il rispetto ha saputo guadagnarselo, da tutti. Patrizia non è andata via da sola, stroncata a 62 anni da un tumore ai polmoni durato soltanto 2 mesi. È andata via lottando come sempre. Adesso, nella notte, i compagni ed i militanti, gli associati dell'Anpi, nella notte sapranno ulteriormente dove guardare. Ciao Patrizia, che la terra ti sia lieve. Ironica, simpatica, umana ed arguta, lascia a Cava de' Tirreni uno spazio ed un dolore molto difficilmente colmabili.

Panorama Tirreno, marzo 2020