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cultura & società
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Patrizia Reso
Fotografie a colori e in bianco e nero
L’autore Libri - Firenze 1997
E’ più bella una foto
in bianco e nero o a colori? E’ una questione di gusti,
forse; sicuramente è una questione di scelta e di
sensibilità del fotografo. Dipende da cosa vuole
rappresentare.
In linea di massima, un’immagine a
colori è più immediata, più realistica;
è, una presentazione tout court della realtà.
Quella in bianco e nero è frutto
di una ricerca, di uno studio delle varie sfaccettature, dei
risvolti intimi, un’interpretazione della realtà e
del suo cosiddetto background.
Patrizia Reso, cavese, nostra preziosa
collaboratrice, ha scritto un libro in cui ha fatto esattamente
questo: ha tracciato i ritratti di 13 donne di estrazione,
cultura, età e posizione sociale diverse, cercando di
scavare con la sua sensibilità negli aspetti reconditi,
sopiti, dimenticati ed oppressi del loro essere. Le sue
protagoniste vivono in un mondo a colori le sofferenze, i
sacrifici, le privazioni e le situazioni particolari comuni a
tante altre loro contemporanee.
Patrizia parte da queste immagini per
“colorarle “ poi di un bianco e nero fatto delle
loro esperienze, emozioni, sensazioni, ricordi, che troppo
spesso sfuggono all’occhio superficiale. L’autrice
ne approfitta per descrivere un agire fatto di piccoli gesti in
cui ognuno di noi è in condizione di riconoscersi nella
propria quotidianità e meridionalità:
l’effetto è piacevole e rassicurante.
Alla domanda iniziale forse non
sarà mai data una risposta definitiva e universale, ma
nel caso specifico, dopo aver letto il libro, il giudizio
è immediato: quanto più bello, delicato,
struggente, umano, è il mondo in bianco e nero che
descrive l’autrice, rispetto alla dura e amara
realtà a colori che le varie protagoniste devono
affrontare tutti i giorni!
Enrico Passaro
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