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cultura & società
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Il Montezemolo partigiano
capo della resistenza militare
e vittima alle Fosse Ardeatine
Il partigiano Montezemolo
Dalai Editore
Un mese dopo la liberazione di Roma, il generale Alexander, capo delle Forze
Alleate in Italia, inviò una lettera privata alla marchesa Amalia di Montezemolo, moglie del colonnello
Giuseppe Cordero Lanza di Montezemolo esprimendole profonda ammirazione e
gratitudine per l’opera del marito.
Chi era questo colonnello di origine piemontese e di nobile lignaggio
(imparentato con Luca Cordero di Montezemolo), ufficiale dello Stato Maggiore
dell’Esercito, segretario particolare di Badoglio dopo il 25 luglio 1943, e quale
ruolo svolse il Fronte Militare Clandestino di Roma (FMCR) da lui guidato nella
guerra contro i tedeschi?
La vicenda del partigiano con le stellette Montezemolo, militare di carriera,
monarchico convinto, anticomunista ma in ottimi rapporti con Giorgio Amendola,
costituisce un esempio significativo sotto diversi aspetti di come la
storiografia abbia per troppo tempo oscurato o sottovalutato personaggi e
movimenti della Resistenza di matrice moderata.
Colmando tale lacuna, questo saggio ricostruisce la vita di Montezemolo
attraverso un certosino lavoro di ricerca negli archivi dello Stato Maggiore
dell’Esercito, l’intervista di vari testimoni dell’epoca, l’analisi di centinaia di documenti, saggi e libri di memoria, molti dei quali
inediti o rari e introvabili, e la consultazione degli archivi familiari, dal
cardinale Andrea Montezemolo alla marchesa Adriana Montezemolo fino al
primogenito Manfredi e ai nipoti Carlo, Saverio e Ludovica Ripa di Meana.
Ripercorrendo le tappe della vita di Montezemolo – dalla Grande Guerra alla Guerra di Spagna, al suo ruolo nel secondo conflitto e
nel colpo di stato che destituì Mussolini e poi come capo della resistenza militare in Italia e a Roma, fino
alla tragica morte alle Fosse Ardeatine – il libro contempera l’efficace ritratto storico del Paese con la commovente storia familiare di un
padre, marito e militare, descrivendo con efficacia l’abbaglio di una generazione di italiani per il fascismo e il loro riscatto
durante la Resistenza. La biografia è corredata da documenti e foto del personaggio e dei familiari.
Panorama Tirreno, aprile 2012
Giornalista e storico cavese
Mario Avagliano, giornalista e storico, è membro dell’Istituto Romano per la Storia d’Italia dal Fascismo alla Resistenza (Irsifar), della Società Italiana per gli Studi di Storia Contemporanea (Sissco) e del comitato
scientifico dell’Istituto “Galante Oliva”, e direttore del Centro Studi della Resistenza dell’Anpi di Roma-Lazio. Collabora alle pagine culturali de «Il Messaggero» e de «Il Mattino». Ha pubblicato tra l’altro: Muoio innocente. Lettere dei caduti della Resistenza romana (Mursia,
1999); Generazione ribelle. Diari e lettere 1943-1945 (Einaudi, 2006); Gli
internati militari italiani (Einaudi, 2009); Gli ebrei sotto la persecuzione in
Italia (Einaudi, 2011).
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