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Mazzeo: «Siamo stati penalizzati dal “voto utile”»
“Città martoriata da questa campagna elettorale. Gravagnuolo non doveva dimettersi”
La sua sarà un’opposizione costruttiva e sicuramente «attenta e critica ma mai pretestuosa ed aprioristica». A bocce ferme e dopo un’estenuante campagna elettorale, Mazzeo, con serenità affronta anche il perché della sconfitta del candidato del centro sinistra, Luigi Gravagnuolo: « La sua era una sconfitta annunciata - chiarisce - è stato un errore politico dimettersi prima della scadenza naturale del suo
mandato, avrebbe potuto portare a termine in questo arco di tempo quelle
progettualità da lui pensate, un buon viatico per poi ripresentarsi al giudizio del suo
elettorato. Non credo effettivamente al ricatto avanzato da qualche consigliere
comunale della sua compagine, perché alla fine erano quasi tutti nelle sue liste».
Esamina anche le cause che hanno determinato la vittoria del neo sindaco del
centro destra, Marco Galdi. «Le sue liste hanno costituito un vero e proprio esercito - ribadisce Mazzeo - i
cui componenti in lungo ed in largo hanno attraversato la città in cerca di consensi. Tra i suoi candidati ci sono stati dei grandi portatori
di voti. Una coalizione sulla carta che era largamente vincente ed i risultati
sono sotto gli occhi di tutti. Se e come risolveranno i numerosi problemi della
nostra collettività è ancora da vedere». Esteticamente la città secondo Mazzeo esce “ferita ed offesa” da questa campagna elettorale. Manifesti attaccati ovunque che, a detta del
candidato della Federazione delle Sinistre, non avrebbero permesso visibilità alla sua lista. «Questa campagna elettorale ci consegna una città martoriata - conclude Mazzeo - io lo avevo denunciato ma nessuno mi ha
ascoltato. Dello scempio estetico ed etico procurato si devono vergognare
soprattutto quei candidati che lo hanno procurato».
Panorama Tirreno, aprile 2010
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