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Cavese
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Una vita da ricordare
Un giorno di gioia dopo 20 anni d’attesa non può valere una vita umana. Se avessero potuto, tutti i cavesi avrebbero volentieri rinunciato al ritorno in C1 pur di avere ancora tra loro Catello Mari. E invece Catello se n’è andato nel giorno in cui la Cavese ha conquistato la matematica certezza della promozione.
Quanto avevamo atteso il momento del gran
ritorno! C’è ancora chi sogna le glorie della B,
dall’81 all’84, ma tutti siamo consapevoli che
forse quello era un sogno troppo grande, mentre la C1 è
un vestito che calza bene a questa città. Oggi quel
vestito può essere di nuovo indossato con merito.
Ma stiamo a parlare solamente di un
gioco, che ci emoziona, ci fa soffrire, ci fa gioire, ma sempre
e soltanto un gioco. La vita è un’altra cosa e la
vita piena di vita di un ragazzo di 28 anni, come lo abbiamo
visto nelle foto del suo ultimo giorno felice, valeva
più di ogni altra emozione calcistica.
Di questa elementare verità si
sono resi pienamente conto tutti i cavesi la mattina del 16
aprile scorso, quando hanno appreso quello che era avvenuto
della vita di Catello.
Forza Cavese? Certo, perché per
noi altri la vita continua. Ma il ricordo di quel ragazzo
potrà servire a renderla migliore, questa nostra vita! (ep)
Panorama Tirreno, maggio 2006
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