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Marco Galdi, vittoria sul campo
Successo personale anche superiore alle attese
Francesco Romanelli
La vittoria di Marco Galdi era annunciata, ma
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certamente non nelle proporzioni. Una affermazione così schiacciante, presumibilmente, non se l’aspettava neanche il neo sindaco della città. L’analisi della debacle di Gravagnuolo, per chi non ha i paraocchi, ha molti figli. Sul banco dei maggiori imputati è la sezione locale del Partito Democratico, che si è mostrata, visti i risultati, inadeguata a condurre una battaglia elettorale.
Anche se non aveva scelto il simbolo, Luigi Gravagnuolo era un autorevole esponente dei democrat, meritava l’appoggio compatto di tutto il direttivo sezionale. Ciò non è stato. Bene ha fatto il segretario Vincenzo Lampis a dimettersi. Ma basterà? Pensate che un gruppo su Facebook contro la candidatura di Gravagnuolo era stato fondato da due esponenti locali del partito; certo in termini di voto poco potevano portare alla battaglia di Gravagnuolo, ma un poco di scompiglio hanno certamente creato. C’è da sottolineare anche la coerenza (?) di uno dei fondatari, che poi in una fase successiva della campagna elettorale ha sviscerato un “grande amore” per l’ex primo cittadino. Sicuramente una “parva” favilla, ma che, insieme ad altre, ha prodotto un grande incendio.
Questioni liste. Molto modesto il radicamento dei candidati che le componevano ed il risultato si è visto. Non è mancato, come è ormai abitudine nel PD, il “classico” fuoco amico. Una lettera della Soprintendenza di Salerno, firmata da una “architetta” cavese ‘’rimandava” al comune un progetto per un mero “vizio di forma”.
Nonostante l’impegno profuso in campagna elettorale l’ex sindaco Gravagnuolo non è riuscito a far “veicolare” il suo progetto di legalità inerente l’abusivismo edilizio. Anche gli interventi effettuati per “salvare” l’ospedale non sono stati bene recepiti dalla classe medica cittadina. A dare un spinta nel baratro a Gravagnuolo hanno contribuito anche  le grandi “famiglie” della città che, spaccate nel loro interno, hanno deciso di appoggiare Marco Galdi. Stesso discorso vale per i commercianti.
Comunque tutto questo non sminuisce la grande vittoria di Marco Galdi, che è davvero straordinaria. Una vittoria, in gergo calcistico, guadagnata sul campo. Ha avuto dalla sua parte un’agguerrita coalizione che lo ha sostenuto in maniera encomiabile. Ha avallato liste con candidati molto radicati  sul  territorio e naturalmente anche eccezionali portatori di voti. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. E’ stato determinante il ruolo che ha svolto in campagna elettorale anche l’onorevole Edmondo Cirielli, sempre in prima linea per garantire un autorevole appoggio al suo candidato, ruolo riconosciutogli anche dal neo sindaco.
Marco Galdi, persona perbene, galantuomo, autorevole giurista, sicuramente governerà bene la città. Gli sconfitti asseriscono che con “queste persone sarà difficile governare”. Sarà vero? Da queste colonne auguriamo un proficuo lavoro nell’interesse della città al sindaco Galdi e a tutto il suo entourage. Un grazie lo merita anche Luigi Gravagnuolo che, al di là dei giudizi politici, ha lavorato bene per fare progredire la nostra città.

Panorama Tirreno, aprile 2010