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Un comitato per la beatificazione
di Mamma Lucia
Si è costituito un comitato di laici che avrà il compito di promuovere
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concretamente il processo di beatificazione di Mamma Lucia nel pieno rispetto delle regole del diritto canonico. E’ stato chiesto l’appoggio di mons. Orazio Soricelli, arcivescovo di Cava-Amalfi, che ha aderito di buon grado a sostenere l’istruttoria per la beatificazione in Vaticano.
Ha dato già la sua disponibilità come postulatore della causa di beatificazione il padre cappuccino Vincenzo Criscuolo di Roma (Mamma Lucia era terziaria francescana).
L’annuncio è stata dato nel corso della presentazione dell’ultimo libro di Raffaele Senatore: “Mamma Lucia, l’epopea di una madre, Mutter Der Gefallenen”, con l’introduzione del professore Fernando Salsano, docente universitario e “dantista” dell’Osservatore Romano. La relazione introduttiva è stata tenuta dalla professoressa Maria Olmina D’Arienzo.
Numerosi gli interventi nel corso della serata. Il sindaco Messina ha definito “meritoria” l’opera di Senatore, il vicepresidente della provincia Mughini ha definito Mamma Lucia “una donna che non amava la retorica”, il delegato del console tedesco di Napoli Hoffman ha ricordato nel suo intervento la popolana cavese “grande amica del popolo tedesco”, il professore Salsano l’ha definita “una grande pacifista ante litteram”, l’amministratore dell’AAST cavese, Petrosino, ha affermato di “aver conosciuto ed amato questa splendida donna, grazie al libro di Senatore” e la professoressa D’Arienzo ha riconosciuto “nell’angelo cavese vestito di nero un grande modello di donna, di forte personalità.
Un personaggio che è entrato con pieno diritto a far parte della storia non solo della città”.
«L’opera fondata eslusivamente su dati storici certi - sottolinea Senatore - e di facile riscontro, fissa per sempre le gesta di una donna che seppe, istintivamente e forse irrazionalmente, farsi madre pietosa e dolorosa di tanti giovani vite spente dalla guerra lontano dall’abbraccio delle madri naturali».
La “nobile” popolana cavese è, infatti, un vero e proprio vanto per la città metelliana. Durante l’ultimo conflitto mondiale compose le salme di molti soldati tedeschi caduti sui monti che circondano la città e poi lerestituì ai propri cari per una degna sepoltura. Nell’ambito della manifestazione culturale si è parlato anche del costruendo monumento a questa “madre di tutti i soldati caduti in battaglia”. «Ormai siamo alla stretta finale - afferma Umberto Petrosino, amministratore dell’Azienda autonoma di soggiorno e turismo cavese - a breve provvederemo a nominare un ristretto di numero di artisti che dovranno preparare un calco per i monumento di mamma Lucia. Un’apposita commissione a suo insindacabile giudizio sceglierà il migliore».
Alcuni mesi fa l’ente turistico cavese lanciò anche una sottoscrizione tra tutti i cittadini di Cava per la realizzazione del monumento da collocare in una delle piazze più importanti della città. Successivamente per raccogliere altri fondi l’Azienda di soggiorno mise in vendita una cartella che comprendeva sei litografie dei pittori Mario Carotenuto, Carlo Catuogno, Renato Intignano, Pietro Lista, Antonio Petti ed Adriana Sgobba che prestarono gratis la loro opera. «Mamma Lucia, il suo eroismo, la sua umanità senza frontiere - conclude Senatore - meritano senz’altro di essere ricordati in modo indelebile».
La popolana cavese per la sua opera meritoria ottenne numerosi riconoscimenti: la medaglia d’oro capitolina dal Sindaco di Roma, l’udienza in forma privata dal Papa in Vaticano, la cittadinanza onoraria dalla città di Salerno, la Commenda al Merito della Repubblica dalla Presidenza della Repubblica, il premio della bontà “Notte di Natale” dalla fondazione Motta di Milano.
Mamma Lucia morì a Cava il 28 agosto 1982. Il feretro venne esposto nel salone di ricevimento del palazzo di città e fu onorato da migliaia di persone.

Panorama Tirreno, febbraio 2005
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