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attualità
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Lola D’Arienzo, vulcano in eruzione
Quanta verità nel battito quasi impercettibile delle sue ciglia
Patrizia Reso
Avevo più volte visto delle sue fotografie, di oggi e di ieri, ma averla di fronte in
tutta la sua bellezza e luminosità mi ha resa ancora più determinata nelle mie scelte.
Al suo fianco si respira serenità. I suoi occhi ti penetrano, ma non ti imbarazzano. Il suo sorriso è un invito a continuare: vuole sapere, vuole ascoltare e basta una parola per
stimolare un’idea!
Abbiamo parlato: Lola attraverso le sue ciglia e la bocca di Emma, io ammaliata
dal suo sguardo.
Il primo tema è stato relativo all’articolo 32 della Costituzione, che tutela la salute di tutti i cittadini e, in
modo del tutto naturale, realizzi che teoricamente ancora una volta non ci
siamo, che gli intenti dei Padri Costituenti non sono stati realizzati, che l’espressione “la legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana” si trasforma in parole vuote al suo cospetto. Lola è, nonostante l’infermità, un vulcano in eruzione grazie alle continue e costanti attenzioni che le
dedicano le tante persone che si prendono cura di lei. Emma, Rosaria, Anna Maria, Chiara.
Non hanno mai perso di vista la sua personalità, il suo carattere, le sue inclinazioni, le sue preferenze. Hanno rispettato la
sua persona in toto non per legge, per amore. Se così non fosse stato, difficilmente Lola avrebbe avuto lo spirito di comporre poesie, di creare
coreografie o nuove sceneggiature. Quanta verità nel battito quasi impercettibile delle sue ciglia! Quando ci si ammala, dopo i
primi sentiti interventi, la società, la politica dimenticano completamente di avere a che fare con delle persone, in particolare con delle
donne che, insieme all’articolazione della propria muscolatura, perdono anche tutto ciò che può comportare il sentirsi donna: marito, figli, lavoro.
Lola è l’antropomorfismo della dignità dell’uomo in generale, della donna in tutti i suoi particolari. E’ l’inno alla vita che tutti vorrebbero cantare, è la libertà di esserci con l’essenza del pensiero, è il rispetto per ogni singola persona in quanto soggetto pensante.
Caparbietà, coraggio, determinazione, volontà sono le sue compagne di viaggio ogni qualvolta le si accende prepotentemente
una lampadina. Ecco in itinere altri due libri. Pensieri, riflessioni, versi che trovano
alloggio in pagine bianche. Ogni pagina in media composta di sessanta righi,
con 600-700 caratteri: a quanti battiti di ciglia possono corrispondere? Anna
Maria Morgera, fedele compagna d’avventura, sostiene che si possono raggiungere numeri iperbolici, che al fianco di Lola puoi comprendere “l’importanza del silenzio e il tesoro della parola”.
E così, battito dopo battito, prende corpo anche un nuovo spettacolo teatrale: “Una, cento, mille Medee”.
Attraverso mille sfaccettature del personaggio mitologico, Lola insieme ad Anna
Maria, proietta le caleidoscopiche potenzialità di ogni donna.
Panorama Tirreno, maggio 2011
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