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editoriale
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Le (limitate) speranze dei candidati cavesi
Enrico Passaro
Speriamo davvero che sia l’ultima… L’ultima campagna elettorale con questo sistema. Lo vediamo tutti: i vertici dei
partiti hanno deciso chi mettere in lista e quali e quanti di loro
potenzialmente potranno essere eletti. A parte tutte le considerazioni di
carattere generale sui rapporti in seno ai partiti, sulla loro necessità di salvaguardare vecchie cariatidi inamovibili, sui rapporti clientelari e di
convenienza, quando non sono vere e proprie morse ricattatorie, altre piccole
considerazioni rimangono sull’effettiva rappresentatività degli interessi locali nel prossimo Parlamento.
Abbiamo avuto enormi difficoltà a raccogliere l’elenco completo dei candidati, data la frammentarietà delle informazioni. Quelle che pubblichiamo all’interno sono le liste ufficialmente riportate dal sito del Ministero dell’Interno, per cui le riteniamo affidabili e dobbiamo dire che abbiamo riscontrato
diverse differenze rispetto ad altri elenchi che pure ufficialmente venivano
pubblicati da altri siti. Si tratta di 24 liste nella circoscrizione Campania 2
per la Camera dei Deputati e di 26 liste per il distretto regionale della
Campania. Complessivamente 1.126 candidati (554 per Montecitorio, 572 per
Palazzo Madama).
Per quanto riguarda Cava de’ Tirreni, diciamo che è andata abbastanza bene. Non chiedeteci, per favore, di esprimere una totale par
condicio nell’illustrare la presenza di cavesi nelle liste. Diciamo che saranno 6 o 7, ma
siamo certi di sbagliarci, quindi evitiamo di elencarli. Augureremmo volentieri
a tutti un esito felice, ma la verità è che alcuni sono lì per far numero, perché non potranno mai essere eletti. Essi stessi lo sanno.
Se diamo un’occhiata alle elezioni precedenti del 2008, nel nostro collegio per la Camera il
PD conquistò 9 seggi, l’Italia dei Valori 1, il PDL 16, Alleanza per il Sud 1 e l’UDC 2. Per il Senato solo 3 partiti conquistarono poltrone: il PDL (18), il PD
(10), Italia dei Valori (2). Tutti gli altri, a casa.
Tenuto conto dell’attuale quadro politico, le speranze per i partiti di raccogliere seggi saranno
riservate, oltre ai soliti PD e PDL, solo alla Lista Monti, ai Fratelli d’Italia, ai 5 Stelle e, forse all’UDC. E’ evidente quindi che, degli attuali candidati metelliani, possono realmente
aspirare a diventare parlamentari solo i due Lamberti: Rossana al Senato e
Armando alla Camera.
Il destino di Rossana Lamberti, n. 11 nella lista PD per il Senato, sarà determinato dal successo o meno del suo partito nella regione che la volta
scorsa fu del PDL. Grazie al premio di maggioranza su base regionale previsto
per il Senato, nel 2008 i berlusconiani ottennero 18 seggi. Se questa volta
vincerà il centrosinistra, Rossana sarà senatrice. In caso contrario potrebbe risultare la prima o la seconda non
eletta. Rossana lo sa ed è molto attiva in questa campagna elettorale, anche su facebook e in generale
sulla rete, per portare voti al suo schieramento.
Per Armando Lamberti il discorso è più complicato e ricco di incognite. E’ il terzo nella lista del partito di Monti per la Camera. E’ in ottima posizione, ma l’appeal del professore attuale Primo Ministro è tutto da verificare in Campania. La tendenza alla bipolarizzazione delle
precedenti votazioni lascerebbe poche chance, ma gli attuali equilibri e i
sondaggi pre-elettorali prospettano una maggiore frammentazione delle
preferenze e quindi maggiori possibilità o speranze di conquistare i 3 seggi necessari per portare Armando a
Montecitorio. Certo, bisognerà fare i conti anche con la capacità del Movimento 5 Stelle di togliere elettori agli altri schieramenti.
Per il resto, c’è ancora da registrare la presenza, come capolista dei Fratelli d’Italia, di Edmondo Cirielli, nocerino residente a Cava. La sua elezione non
dovrebbe riservare sorprese.
Panorama Tirreno, febbraio 2013
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