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editoriale
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Galdi dice…
Enrico Passaro
Galdi, sindaco di Cava, dice che nell’ex Onpi sarà realizzato il nuovo distretto sanitario. Ottima notizia. Da anni ci chiedevamo
e cercavamo di chiedere alle vari amministrazioni perché mai una struttura imponente come quella ubicata nell’ex Hotel de Londres sia stata per decenni abbandonata a se stessa, senza che si
sia manifestato un solo progetto per una nuova destinazione d’uso. Ben venga quindi l’annuncio del sindaco.
L’annuncio! Dovranno seguire i fatti, e cioè: delibere comunali, finanziamenti, appalti, lavori, collaudi, insediamento;
soprattutto finanziamenti e appalti.
Galdi poi dice che nell’area dell’ex Cofima sarà costruito il nuovo ospedale. Già ci siamo espressi su quest’altro clamoroso annuncio, sostenendo che se effettivamente sarà in grado di consegnare alla città un nuovo e moderno ospedale, l’attuale sindaco passerà agli onori della storia. Chi potrebbe negargli questo merito.
Galdi dice inoltre, anzi ha detto nell’ottobre scorso in un’intervista al nostro giornale testualmente queste parole: «Potremmo auspicare che il sottovia sia inaugurato entro la prossima primavera
(cioè adesso, n.d.r.); il trincerone potrebbe essere completo nella parte
superficiale entro il 2012, al pari del completamento della nuova illuminazione
del borgo; il riassetto urbanistico complessivo dell’area nord (con la realizzazione di una grande piazza all’uscita dell’autostrada e del nuovo ospedale) richiederà tempi più lunghi, anche se già entro questo Natale dovremmo riuscire a concludere la cosiddetta “terza corsia». Repetita iuvant e quindi abbiamo riportato integralmente la sua dichiarazione,
così avremo modo di verificarla nei fatti. Intanto, già con la terza corsia e col sottovia siamo in ritardo, anche se le buone notizie
sono che intanto i lavori precedentemente bloccati possono finalmente
riprendere.
Galdi aveva anche detto e rassicurato, che, sì è vero, non si farà mai il bel teatro che Gravagnuolo aveva progettato in Piazza Amabile, ma
sicuramente sarebbe stata ristrutturata e resa più funzionale la sala comunale di corso Umberto. Diceva poi il sindaco che al
posto dell’ex deposito degli autobus sarebbe sorto un albergo per disabili (!?!). Caro
sindaco, per la ristrutturazione della sala stiamo ancora aspettando, in quanto
all’idea bizzarra dell’hotel, speriamo che se la sia già scordata.
Galdi sostiene pure di tanto in tanto che la maggioranza è solida, coesa e stabile, e questo lo hanno sempre detto tutti, anche quelli che
giurano e spergiurano sull’unità del loro partito e un minuto dopo sono costretti a dimettersi per le fronde
interne. Detto quello che ha detto, Galdi ha poi fatto un bel rimpastone,
mandando a casa alcuni e scegliendone altri in giunta. Sarà pure coesa ’sta maggioranza, ma il taglio degli assessori non deve essere stato in nome di
un turnover condiviso.
Galdi, insomma, ne ha dette e ne dice tante, certo non meno di alcuni suoi
predecessori. Se tutte le frasi pronunciate e le promesse fatte si fossero
tramutate in realtà, Cava potrebbe essere una terra fortunata. E invece da decenni stiamo a
combattere sempre con gli stessi problemi, le stesse inefficienze e le stesse
occasioni perdute. Panorama Tirreno è entrato nel ventiduesimo anno di vita, ma un numero del 1991 potrebbe
tranquillamente essere scambiato con un’uscita odierna tanto gli argomenti sono invariabilmente gli stessi. E non è vero che dovunque la politica è capace solo di promesse. C’è anche chi sa far seguire i fatti e un esempio - lo sappiamo tutti - l’abbiamo lì a due passi, basta guardare Salerno.
Galdi infine dice che bisogna aiutare la Grecia e ha deciso di rinunciare al suo
stipendio di sindaco. L’iniziativa è meritevole di lode come atto di solidarietà e di sensibilizzazione concrete. Lo ha ripetuto più volte, anche attraverso i grandi mass media. Ormai lo sanno tutti e siamo certi
che, in questo caso, ciò che ha detto sarà fatto. Lui rinuncerà allo stipendio insieme, forse, a qualche altro sindaco che lo seguirà. La Grecia non avrà risolto i suoi problemi ma avrà trovato almeno un po’ di solidarietà. Molti cavesi però ci staranno un po’ male perché vorrebbero che anche le altre cose che Galdi dice si trasformino più spesso in realtà.
Panorama Tirreno, aprile 2012
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