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Antonietta Di Martino, quanto sei volata
in alto!
Fra le migliori atlete italiane dell’ultimo ventennio, lo scorso anno le è stato riconosciuto un meritato bronzo mondiale risalente al 2009. Un’avversaria che l’aveva preceduta è stata penalizzata per doping
Francesco Romanelli
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E’ come la Cavese, l’orgoglio sportivo della città metelliana.  Stiamo parlando di Antonietta Di Martino che lo scorso anno nel corso dei Mondiali di Atletica che si sono svolti a Doha, capitale del Qatar, è salita sul terzo gradino del podio dopo 10 anni. La campionessa cavese di salto in alto ha conquistato, infatti, meritatamente il bronzo in quanto la russa Anna Chirecova nella competizione disputata a Berlino 2009 fu trovata positiva a steroide in un re-test condotto sulle urine prelevate in occasione di Pechino 2008. «Una medaglia che sentivo mia – ha dichiarato alla stampa - quel podio mancato mi era rimasto in testa, il quarto posto mi stava stretto e qualcosa mi diceva che quella medaglia doveva essere mia».
Il bottino azzurro di Berlino 2009, senza medaglie “sul campo”, si impreziosisce quindi di un altro podio dopo quello di Giorgio Rubino (il marciatore azzurro era finito quarto).
Antonietta Di Martino nella sua brillante carriera ha toccato così il tetto delle 3 medaglie mondiali outdoor oltre a numerosi titoli italiani. Un palmares di tutto rispetto (primatista italiana sia all’aperto - m.2,03 - sia indoor - m.2,04 - medaglia d’argento ai Campionati del mondo di atletica leggera ad Osaka nel 2007 con il nuovo primato italiano di 2,03, medaglia di bronzo ai Campionati del mondo di Daegu nel 2011 con la misura di 2,00, campionessa europea indoor a Parigi 2011, nel 2007 aveva vinto una medaglia di bronzo agli Europei indoor di Birmingham, l’oro ai Giochi del Mediterraneo di Pescara 2009) in considerazione del fatto che le strutture sportive per questa specialità non sono molte nella nostra provincia.
Nonostante questo handicap anche un altro atleta ha dato lustro a questo sport: Erminio Azzaro, originario, di Pisciotta nel Cilento. Svolgeva i suoi allenamenti in uno spazio verde che era nei pressi della vecchia stazione del centro cilentano. Fu campione italiano ed ottenne anche una importante medaglia di bronzo nel 1969 ai campionati europei svoltisi ad Atene saltando 2,17 metri. Fu la stessa misura dei due atleti che lo precedettero, fu relegato al terzo posto perché durante la finale commise più errori. Ha sposato la grande campionessa di salto in alto Sara Simeoni e ne è stato anche l’allenatore.
Tornando all’atleta cavese si può asserire che Antonietta non è stata campionessa solo nello sport ma anche nella vita e si è molto prodigata per la sua città. Vicina a molte associazioni di volontariato ha partecipato anche a numerose manifestazioni. Si è molto adoperata di avvicinare nella sua specialità agonistica tantissimi giovani. La De Martino, persona modesta, buona e sempre disponibile, senza ombra di dubbio è stata una delle migliori atlete italiane di questo ultimo ventennio, solo qualche infortunio di troppo l’ha frenata, impedendole di esprimersi al meglio alle Olimpiadi svoltesi a Pechino e in tante altre manifestazioni internazionali. Da alcuni anni si è ritirata dallo sport attivo ed è nei ranghi delle Fiamme Gialle. E una donna felice con il suo figlioletto Francesco, nato nell’agosto 2017, e con il marito Massimo, ufficiale delle Fiamme Gialle.

Panorama Tirreno, marzo 2020