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cultura & società
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Arturo Infranzi
Le Confraternite della Diocesi di Cava e
i loro luoghi
Di Mauro Editore 1999 pagine 303
Esplorare il mondo delle confraternite
è un compito per certi versi improbo e delicato. Arturo
Infranzi ha voluto portare a termine questo lavoro (e lo ha
fatto poco prima di lasciare i suoi familiari e la sua
città a cui era tanto legato) con la passione dello
storico. Nell’introduzione al libro “Le
Confraternite della Diocesi di Cava e i loro luoghi”
confessa che l’interesse verso l’argomento è
andato progressivamente crescendo, impegnandolo in
un’opera di ricerca durata tre anni. Il materiale
faticosamente raccolto in polverosi cassettoni abbandonati da
vari decenni nelle varie parrocchie erano ormai prossimi in
molti casi alla totale dimenticanza, ad un oblio definitivo.
Infranzi ha voluto fornire un contributo documentaristico
(niente di più, tiene a precisare) sul fenomeno
confraternite nel contesto peculiare di Cava. Ne viene fuori la
fotografia di una realtà estremamente attiva e diffusa,
in cui devozione e potere hanno costituito categorie contigue e
conciliabili. Esercizi spirituali, opere di carità
e… apprendistato politico hanno inciso fortemente
sull’attività di queste organizzazioni e sulla
vita della città stessa.
Fin dal Medioevo a Cava, come in altre
città dell’Italia centrale, esistevano numerose
confraternite laiche, ai più noti col termine di
“congreghe”. Dal quattordicesimo secolo in poi
praticamente accanto a ogni chiesa vi era una congrega.
Nella prima parte del libro vengono
descritti i rapporti fra le confraternite e le autorità
ecclesiastiche e civili, nonché il ruolo che esse ebbero
nelle realtà locali di Cava.
Nella seconda e nella terza parte si
passa a suddividere e analizzare le singole confraternite
cittadine.
Il libro, pubblicato in un’ottima
edizione dalla Di Mauro, è ricco di foto e riferimenti
bibliografici ed è introdotto da una prefazione
dell’arcivescovo Beniamino Depalma.
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