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Storia di un trapianto di midollo osseo e delle favole che lo hanno accompagnato

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Andrea Turchi
E se dietro le nuvole ci fosse il sole?
10 euro


Patrizia Reso
“E se dietro le nuvole ci fosse il sole?” In queste parole è concentrata una carica di ottimismo vitale, anche se si completano con un punto interrogativo: nessuna certezza, ma una profonda speranza. La speranza coltivata da un uomo nel chiuso di una stanza, una speranza che emerge con forza quando tutto sembra essere perduto.
Con queste parole Andrea Turchi battezza il suo diario di vita, o meglio ancora di rinascita.
Andrea Turchi, ingegnere, affermato e soddisfatto del suo lavoro; marito di Rosalba Sartori si può dire da sempre, almeno per chi li conosce da ragazzi; padre tenero e burbero q.b. di tre rampolli diventati adulti, o che stanno diventando adulti; Andrea è diventato, suo malgrado anche scrittore, scrittore di se stesso, autore del diario che racchiude forse l’anno più intenso della sua vita.
In queste pagine il lettore non trova spazio per la mestizia. Forse questo il vero segreto di Andrea: ogni qualvolta la mestizia, la depressione, che va generandosi da un incalzare di eventi per nulla programmati, ipotizzati, tenta di spadroneggiare nello scorrere lento delle lunghe giornate, scatta la ribellione. Ecco quindi Andrea ancorarsi saldamente ai suoi punti di riferimento: la moglie, i figli, gli amici, ed ognuno di loro diventa coprotagonista di questo viaggio in un mondo asettico, dove regna il razionale. Ed è proprio il razionale che lo induce a dare vita al suo alter ego, Naeli, sua compagna quotidiana di viaggio, con la quale affrontare insieme, di volta in volta, le difficoltà; con la valenza di un’amica su cui fare affidamento e non di una nemica da sconfiggere: l’accettazione totale del suo esistere. Anche l’ironia (in taluni casi l’autoironia) trapela in dosi giuste per sdrammatizzare  momenti di tragica tensione: ottimo elemento per trasformare la tua rabbia in forza vitale. Riuscire a cogliere un motivo di sorriso tra i flutti impetuosi, trasmette la giusta energia per affrontare altre onde in arrivo e uscire dalla tempesta.  Poi le favole… Le favole dedicate ai figli, pensate e raccontate più di una volta, ma scritte solo quando si è stati costretti a fermarsi. Infine la ciliegina sulla torta: il ricettario! Ricette di vita, prima ancora che dietetiche o culinarie. Volutamente non scendo nei particolari del diario: è tutto da leggere.
Acquistarne una copia equivale anche a sostenere la Fondazione per la Ricerca del Trapianto del Midollo Osseo F.A.RI.T.MO.

 Panorama Tirreno, novembre 2006